La chiesa parrocchiale di Bottanuco
Dopo trent’anni di lavori, la Chiesa parrocchiale venne terminata nel 1696 ma in seguito le furono rivolti due ampliamenti. Nel 1740 il Vescovo Redetti la consacrò e la dedicò a San Vittore martire.
La facciata misura 20 per 12 metri ed è suddivisa in due ordini. Il cornicione, la zoccolatura, le lesene (dai capitelli corinzi), sono in ceppo gentile. Il portale d’ingresso è sovrastato dalla statua di San Vittore a cavallo affiancato in due nicchie dalle statue di San Giuliano (patrono di Cerro) e San Giorgio.
E’ dotata dell’organo Serassi, rinomato strumento del patrimonio organario bergamasco, e il campanile, alto 45 metri, ospita 8 campane in Si bemolle del peso di 9200 Kg.
L’interno della Chiesa, in stile barocco, è costituito da un’unica navata con tre cappelle per lato.
La volta è composta da cinque medaglie che raffigurano la vita di San Vittore, il quale, secondo la leggenda, in fuga da Milano avrebbe trovato rifugio nei boschi dell’Adda. Al Santo è dedicato il dipinto centrale dell’abside, da poco restaurato.
Per quanto riguarda gli artisti che hanno affrescato e dipinto la Chiesa, la volta è ad opera di Federico Ferrario (1700) e Giuseppe Carnelli (1881), la Madonna del Rosario è di Enea Salmeggia detto il Tampino, mentre diversi dipinti del presbiterio e del coro, tra cui la Lavanda dei piedi e L’ultima Cena, sono di Francesco Capella (1760).
La Chiesa, infine, ha al proprio fianco una piccola gemella.Si tratta della chiesina sussidiaria di San Luigi Gonzaga, edificata nel 1880 durante l’ampliamento della parrocchiale. Hanno la facciata della stessa forma, ma quella di San Luigi è ovviamente più piccola e ha meno elementi decorativi.
I parroci di Bottanuco
1907-1921 Don Bartolomeo
1921-1933 Don Domenico
1933-1944 Don Arcangelo
1945-1947 Don Paziente
1948-1952 Mons.Giovanni
1952-1976 Don Camillo
1976-1987 Don Rino
1987-2008 Don Giuseppe
2008-2016 Don Carlo
2004-2014 Don Fabrizio (curato)
2016-...... Don Corrado
La chiesa parrocchiale di Cerro
Sulla parete interna della facciata, una lapide spiega che la Chiesa risale al 1400 grazie all’opera degli abitanti di Masatica che qui si erano riuniti. Questi decisero di dedicare il tempio a Maria che fa visita ad Elisabetta come auspicio di un lieto futuro.
La Chiesa venne poi sottoposta a numerosi ampliamenti e restauri, l’ultimo dei quali si è concluso nel 2003. La facciata, con ai vertici la statua di Santa Margherita, di San Giuliano e al centro la statua dell’Assunta, prevede un portico settecentesco che introduce al portale d’ingresso.
Per quanto riguarda la musica, il campanile ospita 8 campane in fa maggiore mentre l’organo è il settecentesco Bossi.
Nel 1907 divenne Parrocchia di Cerro e nel 1921, anno in cui furono portate le statue di Elisabetta e Maria, fu consacrata a Maria S.S. della Visitazione.
L’interno è decorato con stucchi che riprendono lo stile della chiesa primitiva, e con numerosi affreschi tra cui spicca la pala centrale della Visitazione di Pietro Ronzelli (1630) e la Madonna con bambino e santi Rocco e Sebastiano di Troilo Lupi (1575).
I parroci di Cerro
1907-1930 Don Giovanni
1930-1955 Don Gerolamo
1955-1978 Don Pietro
1979-1995 Don Alessandro
1995-2002 Don Francesco
2002-2013 Don Carlo
2013-.... Don Ferdinando
La chiesina di San Giorgio
Vi si celebra messa in particolare il 25 aprile, quando in paese viene organizzata la festa di San Giorgio, con bancarelle, pic nic e giochi per i più piccoli.
La prima notizia che riguarda la chiesa campestre risale al 1550, anno della prima visita Pastorale.
Nel 1969 venne restaurata la facciata e nella metà degli anni ’80 l’interno.
Vi si trova un altare di marmo con un quadro appeso alla parete raffigurante la Vergine con Cristo Morto, tra San Giorgio e Santi’Isidoro, dipinto nel 1763 da Gaetano Peverada.
La chiesina di Benbrusat
Si trova nei pressi dell’Adda e risale al 1630.
Venne costruita a ricordo dei morti di peste, che proprio in quel punto venivano portati e isolati, e all’inizio si trattava di una semplice edicola.
Nel 1930 venne ampliata fino a raggiungere la dimensione attuale.
All’interno presenta tre piccole navate e su quella centrale si trova un affresco del Crocifisso circondato ai piedi da figure di anime purganti.